“Questa operazione ha per noi una valenza strategica. Ci consente di espandere la presenza di LU-VE Group in India e nei paesi limitrofi, di ampliare la gamma delle nostre applicazioni e di essere più vicini ad alcuni nostri clienti globali”, così Iginio Liberali, Presidente di LU-VE Spa, commenta la firma dei contratti vincolanti per l’acquisizione di Spirotech Heat Exchangers Private Limited. La società indiana acquisita, leader nella produzione e commercializzazione di scambiatori di calore, “condivide lo stesso spirito che anima LU-VE Group: la passione per l’innovazione – prosegue Liberali –. Da anni, Spirotech fornisce alcuni tra i più prestigiosi marchi europei nel più rigoroso rispetto di severi parametri qualitativi, per prodotti e servizi. Inoltre è anche ben radicata nel mercato locale”. Lo stabilimento di Uboldo, capogruppo di LU-VE Group, è tra i principali produttori europei di scambiatori di calore e di apparecchi ventilati per il mercato della refrigerazione, del condizionamento e del raffreddamento dei processi industriali e conta diversi stabilimenti produttivi in Europa e Cina.

Iginio Liberali, Presidente di LU-VE Spa: "Questa operazione ha per noi una valenza strategica. Ci consente di espandere la presenza del Gruppo in India e nei paesi limitrofi"

Grazie all’acquisizione di Spirotech, il Gruppo LU-VE porta perciò avanti la sua strategia di internazionalizzazione, rafforzando la base produttiva sui mercati asiatici, dove sono previsti importanti sviluppi per l’industria della refrigerazione industriale e commerciale, su medio-lungo periodo. Attraverso la sottoscrizione dei contratti definitivi, LU-VE acquista il 95% del capitale sociale di Spirotech, il che renderà possibile alla società usufruire di una struttura produttiva e commerciale già esistente, per sviluppare velocemente la propria presenza in India e nei paesi dell’area asiatica. “Questa azione ci permetterà di accelerare la crescita in nuovi mercati, nonché rafforzare la comune eccellenza nelle attività produttive”, afferma il Presidente di Spirotech, Rajeshwar Kumar Malhotra.  

L'India è il diciassettesimo mercato di destinazione delle esportazioni della provincia di Varese e concentra l’1,4% dell'export totale

Alla luce di questa sinergia di forze tra la provincia di Varese e l’India, viene da chiedersi come stiano andando i rapporti commerciali tra i due paesi. Attualmente, stando ai dati relativi al primo trimestre del 2016, lo stato dell’Asia meridionale è il diciassettesimo mercato di destinazione delle esportazioni varesine e concentra l’1,4% dell'export totale della provincia. Rispetto allo stesso periodo del 2015, il valore totale delle esportazioni da Varese verso l’India è aumentato del 28,8%, passando da 51 a oltre 66,5 milioni di euro. Tra i settori maggiormente attivi, spiccano quello dei mezzi di trasporto (cresciuto del 620,1%) e quello di macchinari ed apparecchi (che rappresenta il 42,4% del totale delle esportazioni). Per quanto riguarda invece le importazioni, risulta in forte crescita (+1551.6%) la divisione dei prodotti in legno, carta e stampa, mentre il valore complessivo dell’import indiano ha subito un’inflessione (-10%) rispetto all’anno precedente, passando da 34 a 31 milioni.

 

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