IMG_0081.JPG

La maturità l’ho passata, il diploma ce l’ho e adesso? Tante domande, dubbi ma nessuna certezza per i giovani che lasciano i banchi di scuola e si affacciano sul mondo del lavoro, pieni di speranze e perplessità. Università o corso di specializzazione? E, cosa ancora più importante, cosa cercano veramente le aziende in questo momento?

Giulia Corgatelli, area Human Resources di Eolo: “L’idea con cui nasce questo percorso è andare a creare un profilo tecnico se possiamo definirlo 2.0”

“Nei nostri candidati ricerchiamo l’entusiasmo e la passione, la voglia di mettersi in gioco, di imparare, di impegnarsi e di approfondire. Queste sono le basi da cui possiamo partire per costruire un percorso professionale vincente”: il pensiero di Eolo Spa, società fornitrice di Internet a banda larga, espresso da Giulia Corgatelli (area Human Resources), è chiaro e semplice. Ancor prima delle competenze tecniche, in azienda è il cuore a fare la differenza. Ma la preparazione professionale, impegno a parte, rimane di fondamentale importanza. Per questo motivo la Fondazione Istituto Tecnico Superiore INFormazione e COMunicazione ha pensato ad un corso post-diploma intitolato “Metodi e tecniche per lo sviluppo Cloud”. Eolo è proprio una delle aziende partner del progetto: “L’idea con cui nasce questo percorso è andare a creare un profilo tecnico se possiamo definirlo 2.0”, spiega ancora Giulia Corgatelli.

“Sempre di più le imprese cercano figure che siano in grado di leggere il contesto oltre che di realizzare un progetto”

“Puntiamo a formare un tecnico che oggi non abbia la testa solo nella scrittura di codici, ma una visione più a 360º sul mondo dell’informatica”, prosegue, chiarendo quanto sia necessario comprendere le dinamiche dell’ambito lavorativo nel quale si è inseriti: “Sempre di più le imprese cercano figure che siano in grado di leggere il contesto oltre che di realizzare un progetto”. E chi meglio di un professionista per trasmettere ai giovani tutte le competenze necessarie? Grazie al corso ITS post-diploma, sono i futuri datori di lavoro a scendere in campo, vestendo i panni di insegnanti e mentori, per trasmettere alle future generazioni d’industria i know-how e le conoscenze tecniche tanto ricercate, ma non così facili da acquisire. “È molto importante spingere i ragazzi verso queste specializzazioni – commenta Elisa Cattaneo del Gruppo Reti Spa –, persone con queste competenze ne cerchiamo molte, ma non ne troviamo per cui questa è un’opportunità da non sprecare”.

Formazione, lavoro, stage e laboratori, non solo corsi e libri ma tanta pratica. “Vogliamo mettervi con le mani in pasta, su tutti gli aspetti tecnici che potrete approfondire direttamente in azienda” precisa Corgatelli di Eolo, invogliando i giovani diplomati a lavorare per costruire il loro futuro. Specialista software, analista programmatore, analista funzionale, progettista di soluzioni software: c’è solo l’imbarazzo della scelta!

 

Leggi anche:

Con la testa sul cloud



Articolo precedente Articolo successivo
Edit