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Nuove tecnologie di realtà aumentata, esperienze tramite smartphone, eventi culturali, iniziative con le scuole: ecco come il Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese si sta trasformando in un “luogo della memoria vivo”, andando oltre la storia

Docente della scuola secondaria di primo grado presso l’Istituto Comprensivo “A. Manzoni” di Uboldo, Mariella Misdea è direttrice del Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese dal 2004. Un incontro nato per caso: “Ho scoperto questo museo - racconta a Varesefocus - quando, passando in bicicletta, ho incontrato un volontario.

Laureata in Storia con tesi in Archivistica, nel 2004, in contatto con il dottor Luigi Lazzaroni, per il quale avevo contribuito alla catalogazione dell’archivio storico cartaceo e materiale dell’omonima azienda, ho iniziato la mia collaborazione al Museo delle Industrie. La sua realizzazione è stata promossa e coordinata tra il 1998 ed il 2003 da Luigi Lazzaroni, allora Presidente, insieme all’ingegner Arnaldo Siena, Direttore Generale delle Ferrovie Nord Milano. Grazie agli spazi concessi dalle Ferrovie Nord Milano e al lavoro dell’architetto Gianpaolo Terone è stata possibile la creazione di questo luogo”. Il motivo d’esistenza  è quello di conservare e valorizzare il patrimonio storico industriale fatto di oggetti, macchinari, prodotti e documenti provenienti dalle aziende di Saronno, relativi ad un ampio arco di tempo che va dall’industrializzazione di fine Ottocento al “boom economico” degli anni Sessanta.

Un racconto del passato a cui, però, si affianca anche l’attenzione per le attuali presenze produttive particolarmente innovative e qualificate dell’area. Il museo si articola in uno spazio espositivo all’aperto con i veicoli storici del parco delle Ferrovie Nord, ed in uno spazio interno, diviso in sale, ricavato nei vecchi capannoni della società di trasporto su rotaia, dove una volta si revisionavano le locomotive a vapore.

“Obiettivo principale - afferma Mariella Misdea - è quello di cambiare il modo di vedere il museo come ‘luogo della memoria vivo’, ritrovo culturale che organizza eventi, promuove sinergie con associazioni, aperto al territorio ed alle scuole, coinvolgendo la cultura, anche in senso più lato, attraverso performance e momenti di attualità”. Il museo ha infatti invitato ad esibirsi i musicisti del Conservatorio di Milano, il Teatro Danza di Milano, guidato da Alessandra Costa, e, per la festa della donna 2016, ha organizzato l’evento “Donne: oltre il soffitto di cristallo” con gli interventi di Maria Teresa Sillano e Cristina Cenedella del Museo Martinitt e delle Stelline di Milano, e Oriella Stamerra dell’Associazione Rete Rosa Onlus. 

“Sono numerose le novità che il nostro museo ha introdotto in questo 2017, soprattutto in campo tecnologico”, racconta la direttrice Misdea: “Con la nuova proposta di realtà virtuale ‘Tecnologie e innovazione per esplorare il passato con gli strumenti del futuro’, messa in piedi grazie al contributo di Regione Lombardia e del Gruppo Ferrovie Nord Milano, la storica carrozza collocata all’esterno del museo permette un viaggio virtuale nel tempo”. I visitatori, muniti di caschetti, possono vedere, seduti sul treno, un viaggio di inizio Novecento sulla Saronno-Como: in compagnia di altri viaggiatori virtuali, adulti e bambini vestiti con abiti dell’epoca, ammirano dal finestrino il paesaggio con la campagna circostante che si vede realmente oggi lungo questa tratta.

Nella prima sala, invece, la Stanza della Memoria, un “maxi schermo ripropone - informa ancora la Direttrice - la storia dell’industria di Saronno attraverso un video coinvolgente ed immediato, creato con la scansione delle fotografie e di tutti i documenti reali ed originali posseduti dal museo. Lungo il percorso di visita sono state create undici postazioni d’ascolto: i visitatori dotati di smartphone possono scoprire il museo in autonomia e con un coinvolgimento personale seguendo il racconto dalle cuffie e muovendosi liberamente”.

Importante ed in evoluzione anche il rapporto e la collaborazione con le scuole. “Nell’anno scolastico 2016/2017 oltre alle visite guidate delle scolaresche, le classi terze dell’ITIS di Saronno (indirizzo Informatica ed Elettronica) hanno svolto il periodo di alternanza scuola-lavoro presso il museo”. Si tratta, continua Misdea, di “un progetto del Miur (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) distribuito sul triennio della scuola secondaria di II grado: i ragazzi hanno lavorato con impegno dedicandosi sia alla parte teorica che a quella pratica. La classe quarta dell’IPSIA di Saronno (indirizzo Servizi Socio Sanitari) ha invece aderito ad un altro progetto promosso dal Miur dal titolo ‘L’emancipazione femminile partendo dalle madri costituenti’”.

Dopo il percorso a scuola, la classe ha girato in museo un video intitolato “Le orme del cambiamento” che ha vinto il primo premio e che è stato presentato al Museo delle Industrie in occasione della scorsa Festa della Repubblica, insieme ad un approfondimento sulla madre costituente Teresa Mattei; presente alla giornata l’ultima partigiana rimasta Ivonne Trebbi.

A conclusione dell’evento è stato consegnato il libro della Costituzione a bambini e ragazzi. Un percorso, quello che il museo saronnese ha intrapreso con gli istituti del territorio, che ha chiuso l’anno scolastico con “un pomeriggio di festa coi nonni che hanno lavorato nelle imprese, presenti al Museo, e che hanno raccontato e testimoniato momenti di vita quotidiana lavorativa e di storia reale”. Quella storia d’industria che è storia, anche presente, di un’intera area, quella di Saronno.

 

Orari e contatti del museo

Il Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese si trova in via Don Griffanti, 6 - 21047 Saronno (Va). L’ingresso è libero. – E-mail: museo.industrie@teletu.it. Telefono: 02.9607459 (nei giorni e negli orari di apertura), Direzione: 333.8479087 (lunedì mercoledì e venerdì dalle 15 alle 18, martedì dalle 16.30 alle 18), Segreteria 02.96710401 oppure 366.1692394 (martedì dalle 15 alle 18, lunedì, mercoledì giovedì venerdì dalle 9 alle 12). Orari di apertura: giovedì 21.00-23.00, sabato 15.00-18.00. La domenica, invece, il museo è aperto dalle 9.00-12.00 e 15.00-19.00, dal 1° aprile al 30 settembre; mentre dal 1° ottobre al 31 marzo l’apertura domenicale è 9.00-12.00 e 15.00-18.00. Il museo è chiuso nei periodi delle festività natalizie, pasquali e il mese di Agosto. Visite guidate per gruppi/scuole anche in giorni diversi da concordare previa prenotazione telefonica durante gli orari di apertura allo 02.96710401/3338479087. Per prenotazioni di conferenze, meeting e mostre della “Sala Gian Carlo Baldo” telefonare allo 02.9671040, in mattinata.



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