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È positivo il bilancio del Lombardia Aerospace Cluster al Farnborough Airshow 2016 che si è appena concluso. A tirare le somme della partecipazione con uno stand in rappresentanza di tutta la filiera produttiva e la presenza fisica di 14 Pmi è lo stesso neo-Presidente del Cluster, Angelo Vallerani: “Con la nostra presenza a questo Airshow abbiamo dato al Cluster nel suo insieme e alle piccole e medie imprese, che da sole non avrebbero le forze di sostenere i costi di questa fiera, la visibilità che meritano nei confronti dei grandi player mondiali del settore. L’ombrello del Lombardia Aerospace Cluster, in questo senso, fornisce un grande valore aggiunto per le imprese”. Da qui il sostegno garantito anche quest’anno al Cluster a Farnborough dalla Camera di Commercio di Varese, come spiega il suo Presidente Giuseppe Albertini: “Il comparto aerospaziale, nella nostra provincia di Varese, è un distretto di estrema importanza e poter dare un contributo alle imprese presenti a Farnborough vuol dire dare visibilità al nostro territorio e ad un suo settore di eccellenza”.

IL BILANCIO DELLE IMPRESE

Non ha dubbi Carmelo Cosentino, Past President del Lombardia Aerospace Cluster e oggi Presidente esecutivo dell’azienda Ase: “Anche una Pmi come la nostra può avere, come ha, una clientela mondiale. E Farnborough è una delle occasioni più importanti per stringere relazioni”. Per Luciano Roncaglia della Jointek si è trattato di “un evento positivo e di successo”. Per Gabriele Sangaletti di Selt è stata un’occasione per accrescere la propria “brand reputation”. Per Sabrina Merletti di Merletti Aerospace la presenza a Londra ha rappresentato “la conseguenza di tutta una serie di commesse e progetti internazionali che si sono concretizzati negli ultimi anni”. Parola alle imprese, dunque, al termine di una partecipazione resa possibile anche grazie al ruolo di regia organizzativa garantita dalla segreteria del Cluster che fa capo all’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. Per gli operatori del settore si tratta, d’altronde, della “fiera delle fiere”, come spiega Edoardo Aubry di Tecnologie Industriali & Aeronautiche: per lui il salone londinese è “una vetrina fondamentale per avere una visibilità che vada oltre il mercato italiano”.

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