“È importante che le imprese abbiano consapevolezza delle opportunità che derivano dal digitale”. Apre così il workshop dedicato al rapporto tra web marketing e internazionalizzazione, organizzato da Sartorie Digitali, Enrico Argentiero, direttore di Provex, il Consorzio per l'Internazionalizzazione della Provincia di Varese. Un punto di vista tecnico, quello del Consorzio, di chi sa bene che oggi serve un'ottima commistione tra strumenti off-line e on-line: gli uni non possono sostituirsi agli altri ma sicuramente rafforzarli, se ben usati. Anche nel campo dell'internazionalizzazione, tradizione e innovazione si incontrano, per usare il classico binomio che si sfodera in queste occasioni: chiave di volta, però, è proprio la parola consapevolezza. Dei mezzi, delle potenzialità, del mercato, dei dati di fatto. E i dati di fatto per le imprese italiane, in particolare le Pmi, raccontano di margini di miglioramento ancora molto, troppo, elevati.

Solo il 34% delle Pmi italiane è presente on-line con un proprio sito Internet

Gli ultimi dati disponibili di Doxa digital descrivono un'Italia con il più alto numero di Pmi in Europa, eppure con uno scarso livello di digitalizzazione. “Solo il 34% è presente online con il proprio sito Internet” racconta Andrea Poretti, fondatore di Cepar Digital Agency. “Basso il presidio dei social e la penetrazione del commercio elettronico è di molto inferiore alla media europea secondo la ricerca, che, tuttavia, racconta come le Pmi che sfruttano al meglio le potenzialità del web, quadruplichino le proprie attività con l’estero: al crescere del livello di maturità digitale, cresce del 21% la percentuale delle piccole imprese che esporta e del 15% quello delle medie”. Esiste dunque una relazione diretta e positiva tra digitalizzazione, internazionalizzazione ed esportazione, sia per le imprese di piccole sia di medie dimensioni: le imprese italiane che hanno commercializzato i propri prodotti online sono riuscite a compensare meglio la crisi o addirittura hanno ottenuto un incremento nel fatturato. Da questo scenario, è nata l'idea di un primo workshop formativo, realizzato l'8 febbraio scorso, mirato sul tema e dedicato alle imprese che già affrontano, o vorrebbero avviare, percorsi di internazionalizzazione. Tale e tanto l'interesse che a distanza di una settimana è stato programmato un secondo appuntamento per rispondere alle richieste, previsto per giovedì 16 febbraio dalle ore 9.00, nella sede di Copying Srl a Caronno Pertusella.

Fornire alle imprese strumenti e canali per lo sbarco digitale sui mercati: questo l'obiettivo del ciclo di incontri "Sartorie Digitali"

Questa è solo una delle tappe del percorso pensato per le imprese da Copying srl e Cepar Digital Agency, insieme alla LIUC – Università Cattaneo e a SPI – Servizi & Promozioni Industriali Srl: un ricco e variegato programma formativo di workshop gratuiti dall'evocativo nome: Sartorie digitali. Al centro, una panoramica sul rapporto tra le Pmi italiane, internazionalizzazione e digitale con approfondimento di diversi temi: statistiche, strumenti e canali per lo sbarco digitale sui mercati esteri, analisi dello scenario, misurazione della domanda, definizione della digital strategy e best practice. “È molto importante conoscere gli strumenti di analisi – ha sottolineato Poretti – sia quelli preventivi, per capire quali siano i mercati più adatti al nostro tipo di settore e produzione, i terreni più fertili per un certo tipo di proposta, ma anche quelli di monitoraggio per misurare la bontà delle strategie messe in atto”. Un'analisi che ciascuna azienda deve fare su di sé, su misura, in maniera appunto sartoriale.

Per iscriverti al prossimo incontro clicca qui.

Per saperne di più: https://www.sartoriedigitali.it



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