Nel terzo trimestre 2016 la produzione industriale varesina ha subito un rallentamento rispetto ai tre mesi precedenti. Il peggioramento congiunturale registrato dall'Ufficio Studi dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese è in parte legato a motivi stagionali tipici del trimestre estivo - per sua natura meno reattivo –, ma riflette anche l’evoluzione e l’instabilità dello scenario internazionale. Gli ultimi dati disponibili sul commercio estero varesino riferiti al primo semestre 2016 mostrano una riduzione degli scambi, connessa al peggioramento dello scenario globale. Si tratta di dati ancora parziali e provvisori e bisognerà comunque attendere la fine dell’anno quando verranno fatti i conti a consuntivo per aver una visione complessiva del commercio internazionale locale.


PRODUZIONE    
Sotto il profilo della produzione il terzo trimestre 2016 registra un peggioramento rispetto al trimestre precedente. Il saldo complessivo nelle risposte delle imprese intervistate (pari alla differenza tra le segnalazioni di crescita e quelle di riduzione nei livelli produttivi) torna ad essere negativo (-36) dopo il leggero miglioramento della rilevazione precedente. La maggior parte delle imprese intervistate (48%) ha, infatti, riscontrato livelli produttivi in riduzione rispetto ai tre mesi precedenti, il 40% stabili e il 12% in crescita. Questo rallentamento congiunturale nella produzione, riscontrabile in tutti i settori analizzati, è in parte legato ad una minor dinamicità del contesto economico globale ed in parte è fisiologico essendo il monitoraggio relativo al periodo estivo.
Le previsioni a breve vedono un leggero incremento dei livelli produttivi nella parte finale dell’anno. Il saldo nelle risposte è, su questo versante, positivo (+8). Si tratta comunque di una previsione di miglioramento moderato fatta in uno scenario geopolitico altamente instabile. Per il quarto trimestre del 2016, infatti, la maggior parte delle imprese analizzate (56%) prevede cautamente un mantenimento dei livelli produttivi attuali, a fronte del 26% che si attende un moderato miglioramento e del 18% che ha una visione negativa anche per gli ultimi mesi dell’anno.
Il grado di utilizzo degli impianti è stato pari al 78,2% rispetto all’80,4% rilevato nel trimestre precedente.

ORDINI
La dinamica del portafoglio ordini, che negli scorsi trimestri aveva mantenuto un saldo positivo, segna un rallentamento congiunturale nel trimestre estivo: con riferimento agli ordinativi complessivi il 32% delle imprese intervistate ha segnalato una riduzione, il 48% un mantenimento dei livelli del trimestre precedente e il 20% un incremento.

MERCATO DEL LAVORO
Nel terzo trimestre 2016 sono state autorizzate 1.516.108 ore di cassa integrazione guadagni ordinaria nel comparto industriale. Nonostante vi sia compreso nel periodo di rilevazione il mese di agosto – in cui non sono state autorizzate ore – il dato del terzo trimestre risulta superiore del 19,7% rispetto al trimestre precedente. E’ invece in calo (-17,5%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Guardando all’intero periodo gennaio-settembre 2016 sono state complessivamente autorizzare 8.421.776 ore di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria ed in deroga) nel comparto industriale, in riduzione del 41,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Va ricordato che nei primi mesi dell’anno c’era stato un momentaneo rallentamento nell’autorizzazione delle ore di cassa integrazione ordinaria, dovuto al progressivo aggiornamento delle procedure per adeguarle all'intervenuta modifica della normativa di riferimento. La riduzione delle ore autorizzate si è registrata nelle procedure di cassa ordinaria (3.324.882 ore nei primi 9 mesi dell’anno, in riduzione del 60,3% rispetto allo stesso periodo del 2015) e straordinaria (5.002.161, -15,7%); mentre sono in aumento le ore autorizzate di cassa in deroga (94.733, in crescita del +37%).
(Per maggiori dettagli leggi anche “Andamento Cassa Integrazione Guadagni”)

MERCATI ESTERI
Gli ultimi dati provvisori disponibili sul commercio estero varesino relativi al primo semestre 2016 mostrano una riduzione degli scambi commerciali rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente.
Lo scenario mondiale è in crescente difficoltà e l’industria varesina ne risente.  L’export nel primo semestre del 2016 ha raggiunto 4.844 milioni di euro, in riduzione del 4,3% rispetto allo stesso periodo del 2016. Le importazioni nello stesso intervallo di tempo hanno registrato una contrazione superiore, del 9,6%, risultando pari a 2.918 milioni di euro. Il saldo commerciale rimane ancora positivo (+1.926 milioni di euro) ed in aumento rispetto al primo semestre 2015 (+5,1%) in conseguenza della riduzione più marcata dell’import rispetto all’export. Questi dati sono ancora limitati ai primi due trimestri e una visione complessiva del commercio internazionale locale la si potrà avere solo a fine anno, quando verranno fatti i conti a consuntivo.
A livello di mercati tiene l’export con destinazione i Paesi Ue (+1%) ed è in crescita l’Asia Centrale (+60,6%), grazie al traino delle esportazioni varesine in Cina dei macchinari e dei mezzi di trasporto. In aumento anche le vendite in Oceania: +44%. Scendono, invece, i Paesi europei extra-Ue (come Svizzera e Russia), America Settentrionale (-12,2%) e America Centro-Meridionale (-9,7%). Ancor più marcata la discesa in Medio Oriente (-32,6%) e Africa (-33%).
(Per maggiori dettagli leggi anche “Commercio estero varesino”).

 

Per saperne di più e approfondire l'andamento per singoli settori scarica:



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