Oltre 1200 espositori, tra cui 13 in rappresentanza della provincia di Varese, più di 55 mila visitatori professionali provenienti da tutto il mondo e tre giorni interamente dedicati all’universo dell’occhiale. La 47esima edizione di MIDO, una delle fiere di settore più importanti a livello internazionale, si è chiusa con un segno positivo: +5,5% di crescita rispetto allo scorso anno e più “Business, mondanità, tendenze, innovazione, tecnologia, sperimentazione e approfondimento”, come ha commentato il Presidente dell’evento, Cirillo Marcolin.

In questo quadro è stata rappresentativa la presenza della compagine produttiva varesina, parte di un distretto che su base locale conta 60 imprese per più di 1800 addetti, senza calcolare la distribuzione specializzata degli ottici. Diverse tipologie di imprese (meccaniche, plastiche, stampaggio solo per citarne alcune) e competenze, racchiuse in un comparto che, per caratteristiche produttive, è secondo solamente a quello di Belluno e che al suo interno conta capacità manifatturiere e tecnologiche sempre più avanzate.

A dimostrazione di quanto conti a livello nazionale l’industria varesina del comparto è anche la presenza di Fabrizio Brogi, Presidente di Nau! Spa di Castiglione Olona, nel Consiglio di Amministrazione di Certottica (istituto italiano di certificazione dei prodotti ottici).

L’obiettivo d’altronde è già stato fissato da tempo: dare, anche attraverso la collaborazione attiva e fattiva della Camera di Commercio di Varese, maggiore lustro e visibilità a tutto il distretto locale. Un progetto sostenuto dai numeri: il Varesotto rappresenta da solo il 3% dei produttori nazionali del settore e circa il 4,5% dell’occupazione (dati Anfao e CeRST 100% Lombardia). Esempio calzante è proprio la Nau! che per il 2017 ha scelto di investire sulle proprie risorse umane:

La quota di fatturato estero prodotta dal distretto varesino dell’occhialeria è pari al 48,4%, contro il 35,8% del totale manifatturiero della provincia. Come racconta Mirage, che destina alle piazze americane oltre il 70% del proprio fatturato.

Le imprese innovatrici, invece, sono il 56,1% nel settore occhialeria contro il 45,9% della totalità manifatturiera e tra queste, un nome su tutti è Carl Zeiss Vision Italia.

Qualità, artigianalità e rispetto del materiale: in una parola Made in Italy. Il pilastro su cui si fonda la produzione de La Giardiniera.

Se si parla poi di sopravvivenza delle imprese a 5 anni dalla fondazione la percentuale di realtà del settore che riescono a rimanere in attività risulta essere pari al 68,6% contro una media dell’industria in generale più bassa: 51,2%. Lem è, in questo, un perfetto esempio di longevità aziendale.

Nello specifico comparto delle lastre in acetato di cellulosa, la Mazzucchelli 1849 non conosce rivali e i suoi occhiali di moda e design arrivano fino in Cina.

Con oltre 12 mila specifiche in catalogo e oltre 80 paesi di destinazione, Centro Style affronta preparato i continui cambiamenti del settore.

Gli stampi e le visiere della Nomec sono famosi per aver girato praticamente tutto il pianeta: russi, tedeschi, turchi e algerini, non c’è praticamente biker al mondo che non abbia montato, almeno per una volta, un prodotto Made in Varese sui suoi caschi.

 

Ma non finisce qui. Stiamo preparando altre interviste suoi protagonisti del settore dell'occhialeria in provincia di Varese.

 

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