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Pagani, parco museo d'arte moderna

A Castellanza, il più grande "en plein air" d'Europa: 40.000 mq con sculture, mosaici, spazi espositivi e un anfiteatro.


Racconta Enzo Pagani: "Nel 1957 mi trovavo a Venezia, a Torcello, e con me c'era Hemingway. Il più delle volte, finito di mangiare, mi sedevo sulla grande terrazza del Cipriani, che allora era solo una trattoria. Con la coda dell'occhio vedevo l'isola di Torcello: se la si guarda non è altro, in fondo, che un museo vivente. Mi è venuta così l'idea di creare un museo che non fosse solo una statica raccolta di opere d'arte, ma una creatura viva che cresce con noi…" Nasce così il Parco Museo Pagani a Castellanza, collocato in un'area espositiva costituita da un vasto parco di circa 40.000 mq, praticamente equidistante tra Milano e Varese.
Una vera oasi artistica in cui sono collocate centinaia di opere tra sculture e mosaici, realizzate con materiali più diversi: marmo, pietra, bronzo, ferro, acciaio, legno, vetro, ecc.
Una raccolta indubbiamente particolare, quasi unica nel suo genere, sia per il numero di opere che vi hanno trovato sistemazione, sia per la notorietà degli artisti italiani e stranieri rappresentati, sia per la vastità dell'area, sia per l'idea di "portare le opere d'arte all'aperto, come spesso fecero gli antichi Greci, al contatto diretto con la natura, a respirare aria libera" (E. Pagani).
Con il Parco Museo nasce anche la Fondazione Pagani: "Una Fondazione che parla un linguaggio universale proprio perché non ha limiti". Così ha voluto Enzo Pagani, invitando personalmente gli artisti a donare una loro opera o a realizzarla in loco, come spesso è accaduto per gli artisti stranieri che soggiornavano a Castellanza per studio e lavoro.
Un Parco Museo visto dall'inizio come "perenne evoluzione". E proprio per il bisogno di assicurare fluidità ad ogni possibile espansione fu scelto, come elemento base del disegno planivolumetrico del progetto, un reticolo di esagoni, in grado di offrire massima libertà nelle collocazioni delle opere.
Oltre alle sculture, in questo Parco Museo sono stati inseriti numerosi e variopinti mosaici, come elementi figurativi in funzione cromatica e vitalizzante del suo panorama generale.
Il Museo Pagani è dotato di sale per mostre temporanee di pittura, di spazi per esposizioni di sculture, che servono ad arricchire costantemente il museo di nuove opere significative, e di un teatro che è sempre stato ed è utilizzato per molteplici attività: spettacoli musicali e teatrali, incontri e manifestazioni culturali.
Dal 1957 ad oggi, il Museo ha dato largo spazio alle opere di avanguardia ed in 40 anni di continuo sviluppo sono stati tanti gli artisti prestigiosi, appartenenti a varie nazioni ed a varie correnti artistiche quali futurismo, dadaismo e surrealismo, che hanno lasciato qui le loro opere.
Alcuni esempi: le sculture in marmo di Jean Arp e di Alexander Arcipenko; i mosaici di Nadia e Fernand Léger, Gaston Chaissac, Sonia Delaunay, Man Ray, Ettore Falchi, Hans Richter; le sculture in legno, bronzo, acciaio, marmo di Jan Koblasa, André Bloc, Christian Peschke, Mimuro Miizuma, Haruhiko Yasuda, Tomori Toyofuku.
E ancora, opere di Messina, Pomodoro, Tavernari, Veronesi e ... Enzo Pagani. Un elenco che diverrebbe troppo lungo... Il modo migliore per "scoprirlo" è quello di esserci, tra natura e arte, in un'atmosfera d'indubbio fascino.

Museo d'Arte Moderna Pagani
Castellanza (Va) - Via Gerenzano, 70 - Tel. 0331 503113
Orari: sabato e domenica 10.00 -18.30, da lunedi a venerdi solo su appuntamento. Ingresso libero.

09/13/2001

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