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Villa Pomini, il "salotto buono" di Castellanza

Secondo l'intento del suo proprietario Luciano Pomini, personaggio noto dell'industria e raffinato cultore dell'arte, la villa è oggi un centro culturale polifunzionale. Un progetto che è sempre più formazione e crescita per la comunità castellanzese, ma non solo.

"La Lombardesca", meglio conosciuta come Villa Pomini dal nome del proprietario d'origine Ottorino Pomini, fu edificata nel 1919. Le sue forme architettoniche sono riferibili al tardo Eclettismo, movimento sviluppatosi a partire dalla seconda metà dell'Ottocento fino ai primi del Novecento, caratterizzato dalla tendenza a fondere con consapevolezza vari elementi riferentesi a civiltà antiche: "esempio di stile lombardo, avendo presente anche il mondo leonardesco e rinascimentale".
La casa, attualmente immersa in un'area di circa 5.300 mq sistemata a parco con piantumazioni di varie specie, si dispone su quattro livelli fuori terra e un seminterrato per una superficie complessiva di circa 1.300 mq. Le facciate sono formate con muratura di mattoni a vista, con parti ad intonaco decorato da graffiti e rivestimenti nella parte bassa con Pietra di Moltrasio. Di particolare fascino appare la "torretta", elemento caratterizzante questo tipo di costruzione, che svetta oltre l'ultimo piano occupato da una stanza interamente finestrata dalla quale si può godere di un vasto panorama. Fu lo stesso Ottorino Pomini a creare il progetto originario della villa, reso esecutivo dall'ingegner G. Prandoni e affidato per la realizzazione all'Impresa Edile Rampinini di Castellanza. Nonostante alcuni interventi di trasformazione, la villa ha praticamente mantenuto tutte le sue caratteristiche originarie. Luciano Ottorino Pomini, figlio del proprietario d'origine, propose nel 1982 al Comune di Castellanza la cessione della villa. Il Consiglio Comunale, nella seduta del 28 maggio 1983, approvò tale acquisto per un importo di 155 mila euro: una cifra "simbolica" stante un valore effettivo di 439 mila euro stabilito da perizia tecnica. Una modesta richiesta economica motivata da un impegno preciso: destinare Villa Pomini a centro culturale polivalente aperto a tutti i cittadini per una crescita attraverso una serie di proposte e opportunità da creare con il contributo di tutti. Allo scopo Luciano O. Pomini, amante d'arte e
cultura "collezionista senza frontiere", donò al Comune di Castellanza una raccolta di dipinti d'arte contemporanea di grande rilievo, oltre ad un cospicuo numero di volumi componenti la biblioteca che proprio il padre volle creare presso Villa Pomini. Al momento della donazione, avvenuta anch'essa nel 1983, la collezione d'arte constava di 39 opere, delle quali 29 di artisti dell'est europeo e 10 di altri paesi. Successivamente vennero donate al Comune altre 13 opere di artisti diversi. Più di 1700 i volumi patrimonio della biblioteca suddivisi tra scienze e tecnica, letteratura, arte, storia, filosofia. Quadri e libri a costituire significativamente il primo nucleo per quel centro culturale polivalente che possa comprendere, come auspicato dallo stesso donatore, "esposizioni d'opere d'arte, di oggetti e documentazione di valore artistico, storico e archeologico; museo e biblioteca; spazio per conferenze, incontri, dibattiti ...". Significativo quanto espresso da Luciano O. Pomini in una missiva del 21 febbraio 1984 al pittore rumeno Radu Costinescu: "Ho voluto lasciare alla pubblica ammirazione una testimonianza sincera e fedele dei principali problemi esistenziali che hanno caratterizzato il travagliato periodo dell'ultimo dopoguerra. Queste opere prese nel loro insieme, rinfrancano colui che le osserva e le medita, perché danno l'idea che il presente è sempre figlio del passato e rappresenta il principale punto di riferimento, come pure la migliore opportunità di meditazione per quello che potrà essere il nostro futuro".
Giova ricordare meglio la figura di Luciano O. Pomini che agli interessi di tipo tecnico dovuti al suo ruolo nella storica industria meccanica castellanzese, ne unì altri di carattere umanistico maturando una profonda sensibilità artistica tanto da essere totalmente "catturato" dal suo amore per l'arte e la cultura. Un innamoramento non temporaneo, ma una vera passione coltivata con una costante ricerca, rivelando notevoli doti critiche che gli permisero di arricchire le sue collezioni soprattutto con opere di artisti dell'est europeo. Un percorso seguito per alcuni decenni che vanno dal dopoguerra agli anni '80, con l'aiuto di notevoli personalità quali Rodolfo Pallucchini (massimo esponente delle Biennali di Venezia negli anni '60), Gino Ghiringhelli (responsabile della galleria del Milione di Milano), Ettore Gianferrari (direttore vendite della Biennale veneziana), Marco Valsecchi e Luigi Carluccio (critici d'arte e organizzatori di mostre). Un percorso, un progetto particolarmente condiviso con l'amico Enzo Pagani "mercante d'arte" alla ricerca costante del nuovo. Due figure di particolare rilievo quelle di Luciano O. Pomini e Enzo Pagani.
Due "vite parallele" che, seppur con diversità di intenti ma con una grande e comune passione, hanno saputo realizzare tramite un'azione pionieristica una "rivoluzione di acculturazione artistica" destinata ad espandersi sempre di più, ben aldilà della loro realtà territoriale. Il progetto di ristrutturazione e restauro della villa viene curato dall'Architetto Ezio Cerutti e quindi, nel 1986, si procede all'appalto per gli interventi previsti. Un percorso tortuoso, accompagnato da tutta una serie di difficoltà e imprevisti di varia natura che hanno protratto tempi e impegni sino all'autunno del 1993 quando Villa Pomini, il "salotto buono" della comunità castellanzese, si apre alla città scegliendo come primo momento proprio l'esposizione della collezione d'arte donata da Luciano O. Pomini. Una rassegna titolata "Gli Artisti Contemporanei dell'Europa Orientale" curata da Miklos N. Varga che, citando Oscar Wilde: "I segreti dell'arte si imparano meglio in segreto. L'arte non dovrebbe mai cercare di rendersi popolare. E' il pubblico che dovrebbe cercare di rendersi artistico", ricordava come Luciano O. Pomini avrebbe ben "sottoscritto"... magari per iniziare all'arte il "suo" pubblico. Così Villa Pomini iniziò il suo percorso che si è andato sempre più consolidando grazie ad una serie di proposte che hanno saputo suscitare interesse e partecipazione che vanno aldilà dell'ambiente cittadino, in sintonia con l'auspicio fatto da Luciano O. Pomini per un "ampliamento dell'offerta culturale e formativa perché l'uomo possa vivere, come ha sempre vissuto, con la fiducia in se stesso e nel futuro". Un arricchimento personale e collettivo che ha portato alla crescita del patrimonio artistico comunale costituito sia dalle specifiche collezioni riferentesi alla citata donazione Pomini, dalle acquisizioni legate alla Rassegna Biennale della Piccola Scultura, dai 50 quadri della donazione Pagani effettuata nel 1998, dalle diverse opere dell'artista castellanzese Giancarlo Pozzi, che dalle donazioni di tele e sculture avvenute in diversi periodi e in particolare da quelle fatte dai molti artisti che hanno avuto ospitalità nel ricco calendario di Villa Pomini. Collezioni e raccolte che sono state recentemente inventariate e che vedranno a breve uno specifico progetto per la loro collocazione atta ad una valorizzazione tramite una maggior conoscenza e fruibilità. Infine occorre anche ricordare la nascita della Scuola di Musica e Accademia di perfezionamento musicale "Città di Castellanza" che ha sede in una parte specifica di Villa Pomini. Una realtà molto frequentata che propone corsi per ogni genere musicale: di base e di perfezionamento, amatoriali e professionali, con docenti di sicura preparazione e rilievo. L'auspicio che Villa Pomini divenisse il "salotto buono" della comunità castellanzese pare dunque abbia avuto la sua realizzazione. L'augurio è che si voglia sempre tener vivi desiderio e impegno perché possa proseguire quel progetto culturale visto sempre più come formazione e crescita, sia individuale che collettiva.

Le mostre di Villa Pomini

11/1/03 - 26/1/03
Mostra di pittura - Associazione Amici dell'Arte
Gli Amici dell'Arte in mostra

25/1/03 - 09/02/03
Mostra di pittura - Franco Tripodi
spazio minimo

26/1/03 - 18/02/03
Mostra fotografica - Associazione fotografica l'Incontro -
Omo River e dintorni - di G. Mereghetti

Per informazioni:
Villa Pomini - Castellanza - Via Don Testori 14 - tel. 0331 526263

01/16/2003

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