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Un padiglione qualificante

Dopo 11 anni è entrato in funzione il padiglione Trotti-Maino, con un piano riservato a camere a pagamento e servizio alberghiero di prima e seconda categoria. Parte così la riqualificazione del "Sant'Antonio Abate" di Gallarate.

In un ospedale dove sono ancora in funzione padiglioni costruiti sul finire dell'Ottocento, appare quasi paradossale entrare al quarto piano del Trotti-Maino, inaugurato lo scorso 22 giugno. Qui tutto è funzionale, all'avanguardia, ultramoderno: l'ambiente è confortevole, rilassante, più che in un ospedale sembra di trovarsi in un hotel a cinque stelle. Vi sono sedici camere, dieci con letto singolo, sei a due letti. Sono tutte dotate di poltroncine, telefono e televisore, servizi igienici completi di tutti gli accessori e, per la maggior parte, idonei anche a persone con deficit motori. E non basta: il riscaldamento può essere regolato per avere una temperatura personalizzata e si può scegliere l'illuminazione desiderata tra i tanti punti luce disponibili. Il reparto dispone di studi medici, una sala di medicazione e locali di servizio, un'accogliente reception, un bagno assistito, due sale da pranzo per rendere il soggiorno dei pazienti il più confortevole possibile. Il perché di tanto comfort è presto detto: il reparto è destinato a degenti in regime di solvenza, a coloro cioè che pagano per avere un servizio di eccellenza, tranquillità e discrezione. "Abbiamo realizzato un reparto per solventi perché c'era richiesta nel Gallaratese di un servizio di questo tipo", ha spiegato Giovanni Rania, Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera di Gallarate alla cerimonia d'inaugurazione dell'ultimo piano del nuovo padiglione. Ci sono voluti undici anni prima del fausto evento. I lavori del Trotti-Maino erano infatti iniziati nel 1990 e nei due anni successivi venne realizzata la struttura a rustico, per una spesa di cinque miliardi. Poi i lavori furono sospesi a causa del fallimento della ditta che aveva vinto
l'appalto e tutto restò fermo per parecchi anni, fino a quando nel 1998, superati i problemi burocratici grazie all'impegno dello stesso Giovanni Rania, i lavori sono stati ripresi, ricominciando con interventi di salvaguardia della struttura esistente (spesa 2.300 milioni), per continuare poi dal gennaio 1999 con le opere di completamento dell'ultimo piano, grazie ad un contributo regionale di 3.800 milioni (2.800 milioni per opere e 400 milioni per arredi, oltre alle spese accessorie).
Partirà proprio dal Trotti-Maino la riqualificazione del "Sant'Antonio Abate". "Abbiamo idee e progetti per far decollare questo ospedale", ha detto fiducioso il Direttore Rania, che ha elogiato il lavoro dei medici e di tutto il personale. Il nuovo padiglione sarà completato con un ulteriore contributo di 20 miliardi e 100 milioni della Regione Lombardia, assicurato dal Presidente della Commissione Sanità, Massimo Buscemi, ospite d'onore all'inaugurazione. "E' un bell'evento che probabilmente andava fatto dieci anni fa - ha commentato -. Il padiglione non sarà esaustivo di tutti i bisogni, ci sono altre necessità a cui provvedere in futuro". Intanto, nel giro di due anni il Trotti-Maino potrebbe essere ultimato. L'impegno va in questo senso. Gli altri piani con tutta probabilità ospiteranno ostetricia (terzo), ginecologia e odontostomatologia (secondo), otorino ed oculistica, oppure sclerosi multipla e recupero neurologico (primo), radiologia (piano rialzato e seminterrato). Tra le altre necessità: un nuovo pronto soccorso e l'ingresso sulla via Pastori "uno dei peggiori dei nosocomi della
Lombardia", a giudizio di Massimo Buscemi. L'idea è quella di utilizzare il vasto spazio a parcheggio antistante per realizzare un'area polifunzionale di servizi di accoglienza, diagnosi e assistenza. "Dal punto di vista sanitario l'Ospedale di Gallarate è molto buono, ha punte di eccellenza riconosciute a livello nazionale", ha assicurato Buscemi. Orgoglioso della struttura il neosindaco Nicola Mucci, che ha portato il saluto della città. "Si completa un'opera importante a servizio di Gallarate, e non solo, grazie alle sinergie tra l'Amministrazione Civica e l'Azienda Ospedaliera", ha detto nel suo breve discorso. A distanza di due mesi dal taglio del nastro, il reparto per solventi è entrato in funzione, esattamente il 20 agosto. E' interamente riservato a camere a pagamento con servizio alberghiero di prima e seconda categoria.

09/13/2001

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