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Scuola e lavoro: la sinergia è possibile
Due aziende di Luino, la IMF e la Rettificatrici Ghiringhelli, promuovono esperienze di formazione congiunta in azienda per dipendenti e studenti.
Una formazione aziendale allargata alla scuola. Un'idea per accostare gli studenti degli ultimi anni delle superiori alla cultura del lavoro, ma anche un modo per vincere quella fuga di personale qualificato verso la Svizzera, che sta mettendo in grave difficoltà l'apparato produttivo del Luinese: un territorio che sta combattendo contro la carenza di manodopera.
In certi settori del mercato, per le aziende dell'Alto Varesotto trovare addetti è una impresa (quasi) impossibile: in pochi mesi, con l'avvio di un periodo felice per l'economia svizzera, l'Ufficio di Statistica del Canton Ticino ha registrato un incremento di quasi duemila frontalieri, per lo più personale a elevata specializzazione.
Nelle zone di confine è vero e proprio allarme. I dipendenti stanno riscoprendo in maniera massiccia l'esodo verso realtà imprenditoriali d'oltreconfine che retribuiscono meglio di quanto possano fare le aziende italiane, alle prese con un carico fiscale onerosissimo. La perdita di specialisti formatisi all'interno delle nostre aziende con costi e sacrifici importanti rischia di mettere in ginocchio il sistema produttivo.
Ecco allora l'esigenza di correre ai ripari, magari cercando di trovare soluzioni innovative.
E' il caso della Rettificatrici Ghiringhelli S.p.a. che ha organizzato un corso di metrologia in collaborazione con l'ufficio tecnico dell'Ipsia di Varese.
"E' un'idea che da tempo cullavamo - precisa Patrizia Ghiringhelli, Responsabile Marketing dell'azienda luinese -. L'esigenza era innanzitutto quella di accrescere le competenze del nostro personale interno e poi quella di trovare dei giovani che potessero acquisire competenze in un settore come quello della metrologia dove, al momento, non esistono iniziative didattiche e di formazione e alla quale ci si può accostare soltanto mediante un'esperienza sul campo.
Certo, la coincidenza con la rinnovata forza d'attrazione del mercato svizzero sulla manodopera dell'Alto Varesotto ha reso ancora più significativa l'iniziativa".
E' così nato un progetto d'addestramento, della durata di sei giornate, rivolto sia al personale interno sia agli studenti degli Istituti Professionali della zona, interessati a cogliere le peculiarità di una disciplina, la metrologia, di fondamentale rilievo per quelle aziende di macchine utensili - come la Ghiringhelli - che hanno a che fare con la misurazione dei pezzi prodotti.
"Siamo decisamente soddisfatti - continua Patrizia Ghiringhelli -. Nelle sei giornate di corso, tutte di sabato mattina e tutte a partecipazione gratuita, abbiamo avuto ogni volta la partecipazione di una ventina di persone, fra personale interno e studenti.
Tutti, al termine, hanno ricevuto un certificato di frequenza".
Risale ancora più in là nel tempo, invece, l'avvio dell'esperienza di un'altra impresa luinese: la IMF S.r.l., che produce impianti di macchine per fonderia.
E' del 1999, infatti, la prima di una serie d'iniziative che riescono a far entrare in contatto le scuole con il mondo dell'economia produttiva.
Il punto di partenza fu la constatazione che quasi tutte le aziende al loro interno organizzavano corsi di formazione per i propri dipendenti, così da aggiornarli costantemente. Perché allora non far accedere a questi corsi anche alcuni studenti delle scuole superiori?
La IMF, nell'ambito di un progetto formazione che rientra nel "Tavolo tecnico per lo sviluppo economico del Luinese", preparò un'offerta costituita da sette diverse proposte: si andava dalla programmazione di computer all'idraulica; dalla contabilità generale e industriale alla progettazione meccanica; per finire con la tecnologia di fonderia, il controllo di qualità e il settore commerciale.
Per ogni corso fu indicato il numero di studenti che potevano accedervi e la scuola superiore di provenienza.
Le lezioni si articolarono su tre/quattro ore giornaliere per altrettante giornate, mentre i costi furono a carico dell'azienda. "Il risultato fu immediatamente positivo - evidenzia Gianmaria Bombelli, Vicedirettore generale Operations della IMF - tanto che l'anno successivo ripetemmo i corsi, sia pur selezionandoli maggiormente (furono ridotti da sette a cinque) e allargando la partecipazione anche a un istituto superiore di Verbania. Oltretutto, agli studenti fu anche offerta la possibilità di uno stage presso di noi".
Quest'anno, invece, i corsi non sono ancora stati avviati. "Ma stiamo lavorando per riproporli - conclude l'Ingegner Bombelli -, magari con qualche novità a livello organizzativo, assicurando maggiore attenzione alle scuole tecniche: l'esperienza, infatti, ci dice che sono i loro allievi quelli in grado di seguire meglio i corsi congiuntamente ai nostri dipendenti".
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