Varesefocus.
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
Varesefocus

 
 

Un centro polifunzionale per rilanciare il turismo di Luino.

Il neo-Sindaco Mentasti: "Sarà un progetto che verrà realizzato in riva al lago coinvolgendo anche i privati con la formula del project financing".

il neo-sindaco Gianercole MentastiE' un Sindaco a tempo pieno Gianercole Mentasti, l'esponente della lista "Luino 2000 oltre il Polo" che dal 16 aprile scorso ha assunto il ruolo di guidare lo sviluppo di Luino fino al 2005 superando l'ex-Sindaco Piero Tosi, candidato del centro-sinistra, e Roberto Ricotti della lista "Luino civica".
"Esatto, dopo aver terminato l'attività in una clinica privata, a partire dal primo maggio dedico tutta la mia giornata all'Amministrazione Comunale - spiega il Dottor Gianercole Mentasti -. Luino mi accolse nel 1972 quando divenni aiuto della divisione di Medicina dell'Ospedale in riva al Verbano. In seguito, sono stato primario di Medicina riabilitativa fino al 1994, ma anche coordinatore sanitario dell'allora Ussl n. 1, oltre che consigliere comunale".

Dottor Mentasti, allora è proprio il caso di chiederglielo: ha una medicina per riabilitare Luino?
"
E' una cittadina che si apre al terzo millennio in cerca di una nuova identità. Luino visse un momento d'oro dal punto di vista industriale negli anni Trenta, quando addirittura gli svizzeri vennero a costruire gli stabilimenti al di qua del confine. Poi, dopo la seconda Guerra Mondiale emerse una certa vocazione turistica, ma quest'ultima, a mio giudizio, non si è sviluppata in modo soddisfacente. Pensi a quali problemi di natura ambientale ha posto la nascita in riva al lago dei villaggi olandesi oppure tedeschi con una speculazione edilizia che, in certi punti, ha rovinato il paesaggio. Siamo sempre stati in mezzo al guado: adesso, però, è giunto il momento di scegliere un indirizzo ben preciso. Parto dalla constatazione, indubbia, che Luino è posta a fianco della linea viabilistica che, attraverso l'autostrada del San Gottardo, unisce il Mare del Nord alla Sicilia. Non possiamo non sfruttare questa opportunità: già oggi, ogni mattina sul lungolago noi ospitiamo fino a una ventina di camper. Sono tutti stranieri in transito di cui, in primo luogo, dobbiamo aumentare il numero e, in seguito, trovare il modo di prolungare il periodo di sosta nella nostra cittadina. Il turismo di passaggio: è questa la prima tappa dalla quale partire per rilanciare il ruolo di Luino".
Attraverso quali iniziative e con quali infrastrutture?
"L'idea è quella di realizzare un centro d'incontro: un palazzetto, un centro polifunzionale dove sia possibile svolgere iniziative di carattere sportivo, ma anche concerti musicali, eventi di natura culturale piuttosto che l'assemblea della nostra Banca. Una localizzazione ambiziosa, sicuramente funzionale, per questo impianto sarebbe quella della riva del Lago Maggiore, tenendo conto anche del ruolo che la vela e il canottaggio hanno sempre avuto nella vita sportiva ma pure sociale di Luino. Certo, il Comune da solo non potrebbe farsi carico dell'impegno economico necessario per dar vita a un'opera di questo genere. Sarà necessario il coinvolgimento dei privati attraverso la formula del project financing".
Luino, aliscafo all'approdoRimaniamo in tema d'economia, ma occupiamoci dei progetti collegati al programma Obiettivo 2 dell'Unione Europea
"
Guardi, devo essere sincero: pur riconoscendo il rilievo dell'iniziativa, penso che la sua attuazione, almeno per me, resti un gran mistero. Se ne sono interessati politici e imprenditori, ma il tavolo tecnico istituito a Luino per affrontare l'argomento non ha neppure verbalizzato le sue riunioni! Nessuno mi sa spiegare con esattezza quali siano le opportunità che potremo cogliere. Io voglio ricostituire il tavolo tecnico in modo più organico, coinvolgendo tecnici e rappresentanti ufficiali dell'industria, del commercio e dell'artigianato. Sono una persona pragmatica: desidero chiarezza nelle cose".
Entriamo nel dettaglio del suo programma: quali i punti chiave?
"
Premesso che i programmi delle tre liste che si sono presentate alle urne erano sostanzialmente uguali Ð ed è giusto che sia stato così, perchè tutti i luinesi hanno gli stessi problemi da risolvere -, penso che la vera differenza a nostro favore l'abbia fatto il metodo operativo che adotteremo e che abbiamo annunciato ai cittadini in campagna elettorale. Sulla base anche delle mie conoscenze dei modelli comportamentali e di organizzazione aziendale, frutto della partecipazione ad alcuni corsi della SDA Bocconi, abbiamo individuato delle modalità ben precise: in primo luogo si tratta di rilevare i bisogni, quindi definire le risorse a disposizione, in terzo luogo stendere i programmi per dare soluzione ai bisogni e, infine, scegliere fra i progetti quello che è più urgente da risolvere. E' ancora una volta un discorso estremamente pragmatico. Così, nell'individuare i bisogni coinvolgeremo sempre le categorie di cittadini interessate. Questo senza ritornare a dei modelli di potere assembleare: il '68, che pure ci ha insegnato molto e ha rappresentato un momento importante di svolta democratica nel nostro Paese, è ormai passato. Adesso, invece, si tratta di affrontare discorsi tecnici a livello di categorie".
la chiesa di San GiuseppeL'Ospedale, la Pretura e la stazione FS: tre argomenti caldi per chiudere questa intervista.
"
Sono tutte situazioni sulle quali il Comune non ha potere decisionale, ma dove l'Amministrazione deve far sentire la voce della sua cittadinanza: non si può tacere! Iniziamo dall'Ospedale, che considero un po' casa mia per avervi lavorato ben ventidue anni. La situazione mi sembra in via di miglioramento, anche se dovremo seguire con grande attenzione la distribuzione delle specialità fra Luino e Cittiglio per influenzarla secondo i modi più utili per la popolazione. Quanto alla ferrovia, invece, dobbiamo fare in modo che si cambi decisamente registro. L'attuale degrado della linea per Milano deve essere bloccato, anzi si tratta di invertire la rotta. I nostri pendolari non sanno mai se e quando giungeranno a destinazione. Io stesso li inviterò a organizzarsi per alzare la loro voce e far sentire a tutti con quale tipo di disagio devono quotidianamente fare i conti. Lo stabile originariamente destinato alla Pretura, infine, rappresenta uno spreco assurdo. C'è una sola certezza: per cinque anni - e ne sono passati due - non può essere utilizzato che dal ministero di Grazia e Giustizia. Poi, ammesso che lo stesso ministero lo conceda, si potrà scegliere una nuova destinazione per quest'opera, ma già sapendo di dover spendere almeno un miliardo per l'adeguamento".

05/08/2000

Editoriale
Focus
Economia
Inchieste
L'opinione
Territorio

Politica
Vita associativa
Formazione
Case History
Università
Storia dell'industria
Natura
Arte
Cultura
Costume
Musei
In libreria
Abbonamenti
Pubblicità
Numeri precedenti

 
Inizio pagina  
   
Copyright Varesefocus
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
another website made in univa