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Busto Arsizio una città a vocazione imprenditoriale

l Sindaco Gianfranco Tosi: "lavoriamo per conservare questa caratteristica". Le opportunità offerte dai finanziamenti europei.

il Sindaco di Busto Arsizio Gianfranco TosiBusto Arsizio città dell'impresa: una vocazione che resiste alle profonde trasformazioni che hanno caratterizzato il suo tessuto economico negli ultimi decenni.
"Io la definisco proprio così: una città a vocazione imprenditoriale - spiega il Sindaco Gianfranco Tosi - Anche sul nostro territorio ci stiamo evolvendo verso modelli diversi rispetto a quelli tradizionali con i quali eravamo abituati a confrontarci, caratterizzati dalla prevalenza dell'industria intesa in senso produttivo.
E' invece sicuramente ancora ben presente nella mentalità dei Bustocchi l'aspetto dell'imprenditorialità, intesa come volontà di portare avanti delle iniziative con l'assunzione di quelli che sono le responsabilità e gli oneri dovuti a una gestione in proprio.
Ne sono convinto: a Busto c'è e ci sarà un tessuto imprenditoriale che continuerà nel tempo.
Diverso, però, sarà il modo di lavorare e di produrre di questi imprenditori: magari ci saranno produzioni decentrate che, peraltro, continueranno a essere gestite e controllate dall'ambito bustocco".

Signor Sindaco, in questo contesto quale ruolo possono avere le iniziative collegate al progetto "Asse del Sempione" inserito dall'Unione Europea nel programma "Obiettivo 2"? La città di Busto Arsizio, dopo aver beneficiato di importanti finanziamenti nella tornata precedente, è stata confermata nel programma 2000-2006 pur se indicata quale area in uscita da una situazione di deindustrializzazione
"
In primo luogo mi lasci esprimere la soddisfazione per il risultato ottenuto. Ancora una volta ci siamo inseriti in un'iniziativa europea di grande rilievo. Certo, c'è un po' di preoccupazione di fronte all'attesa che si sblocchi la situazione italiana: l'auspicio è che non si ritardi ulteriormente.
Abbiamo presentato nove progetti con l'obiettivo anche di completare opere di supporto all'attività imprenditoriale già intraprese.
Penso a quelle infrastrutture che vanno dalla Tecnocity ai Molini Marzoli fino all'area industriale, terminata nel suo primo lotto e in fase avanzata per il secondo. Per di più queste possibilità di finanziamento esterno hanno un duplice vantaggio: di aumentare le possibilità operative rispetto a quanto potremmo fare con le sole nostre forze e, poi, di incrementare il patrimonio a disposizione della città a costo zero. Quelle permesse dai finanziamenti europei sono, infatti, delle iniziative che, sul piano contributivo, non ricadono sui nostri concittadini.
Questo ci ha consentito di mantenere a quelli che sono, forse, i livelli più bassi della provincia i costi per l'Ici (Imposta comunale sugli immobili) e per lo smaltimento dei rifiuti. Fino a oggi, in attesa dei finanziamenti garantiti dalla tornata 2000-2006, Busto Arsizio ha ottenuto dall'Unione Europea trentacinque miliardi in conto capitale, che quindi non sono da spesare sul bilancio comunale".

Passiamo a note più dolenti: la viabilità cittadina. Una domanda alla quale non può sottrarsi: quando si completerà il progetto Cinque Ponti?
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E' una vicenda kafkiana. Dopo il nostro primo intervento di illuminazione di uno snodo che era stato previsto buio dall'Anas, c'è stata una serie di incontri nella conferenza dei servizi per arrivare all'ottobre del 1998 alla definizione del progetto definitivo.
Da allora è trascorso più di un anno e mezzo ma, sembra incredibile, nulla è stato fatto. Una situazione che evidenzia l'inefficienza dell'amministrazione centrale. Se il compartimento Anas di Milano è stato abile e collaborativo, nel magma romano tutto si perde e il progetto non è ancora stato esaminato!

Non c'è neppure il bando di gara!
Il finanziamento esiste: i Cinque Ponti sono nel piano triennale Anas.
Sorge il dubbio che vogliano aspettare che trascorrano i tre anni per dirottare i fondi da qualche altra parte.
Noi abbiamo anche chiesto che il progetto ci sia consegnato.
A quel punto, saremmo andati all'Unione Europea e, nell'ambito delle iniziative collegate a Malpensa, avremmo ottenuto attenzione e, con tutta probabilità, oggi il cantiere sarebbe già stato messo in funzione.
L'Anas, invece, ci ha negato perfino questa possibilità".

Molini Marzoli Massari ora TecnocitySempre a proposito di viabilità. Proprio alla vigilia delle Elezioni Regionali quasi cento comuni hanno raggiunto un pre-accordo sulla Pedemontana. Si realizzerà questa arteria fondamentale per i collegamenti fra est e ovest della Lombardia?
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C'è la volontà, resa esplicita con la firma dell'accordo, di prendere in esame la realizzazione di questo tracciato, un elemento di infrastruttura viabilistica indilazionabile.
Resta un punto di domanda su quelle che saranno le volontà effettive durante l'individuazione del percorso definitivo, un passaggio che deve ancora essere affrontato. Se vogliamo essere ottimisti, possiamo affermare che, sia pur sotto la spinta di un appuntamento elettorale, un primo passo è stato compiuto. Sono stati individuati anche gli otto mesi per realizzare lo studio di fattibilità che, se verranno rispettati, per lo meno permetteranno di iniziare a lavorare in maniera più concreta.
La Pedemontana interessa Busto Arsizio per quanto riguarda la parte di innesto con la 336, la superstrada della Malpensa, e con la 341, quella strada che arriverà da Samarate e consentirà il collegamento con la zona del Magentino.
Fra le ipotesi sul tavolo, almeno una ci soddisfa in pieno".

Parliamo del nodo Ferrovie Nord. Sembra che su questo versante ci siano dei progressi.
"Effettivamente, vedo degli spiragli che lasciano intravedere una soluzione positiva.
C'è stato promesso un collegamento con Malpensa per mezzo di una navetta ed è stata data la disponibilità a studiare la fermata di qualche corsa del Malpensa Express.
Non solo, ma si sta parlando anche del binario di collegamento fra FS e Ferrovie Nord e si è profilata di nuovo l'ipotesi di una stazione di intersezione.
Credo che la cartina al tornasole per capire la reale volontà operativa degli enti interessati sarà la soluzione o meno della vicenda dell'interramento di Castellanza: solo dopo di allora potremo dichiararci ottimisti o pessimisti sulle prospettive del sistema ferroviario cittadino".

Santa Maria di PiazzaIl suo mandato scade nella primavera del 2002. Quali opere vorrebbe veder realizzate entro quella data?
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In primo luogo, spero che a quell'epoca sia completato il Polo Espositivo, anche perché i finanziamenti europei impongono la chiusura dei lavori entro il dicembre del 2001.
Quella che sta sorgendo a fianco della superstrada per la Malpensa è un'iniziativa dedicate a sostegno dell'imprenditoria in senso lato: dall'artigianato al commercio fino all'industria.
Direi, poi, che altre iniziative importanti siano lo sviluppo della Tecnocity dei Molini Marzoli e il completamento di tutte le strutture dell'area industriale, ma non ho dubbi sul fatto che quest'ultimo intervento giunga presto al termine.
Senza dimenticare i progetti che la Giunta ha messo in campo per migliorare la qualità della vita degli abitanti di Busto Arsizio: penso, in particolare, al parco lungo via Fagnano, all'ingresso della città. Se, infine, si riuscisse ad avviare i lavori della stazione di interscambio, sarei veramente un Sindaco felice".

Professor Tosi, in conclusione dobbiamo occuparci anche di Malpensa. Qualcuno afferma che quella offerta dall'aeroporto è un'occasione che è stata già persa dal nostro territorio...
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No, non penso questo. Io so che Malpensa ha comunque già prodotto degli importanti effetti positivi anche per Busto Arsizio.
Le occasioni perse, se vogliamo, possono essere quelle di una viabilità che non è stata adeguata o di un certo ritardo nelle delocalizzazioni.
E' evidente che un aeroporto hub si sviluppa nel tempo e i suoi effetti si misurano nell'arco del decennio, non certo di un anno o due. Io sarei cauto nell'affermare che si tratti di un'occasione persa.
Piuttosto, facciamo sì che le occasioni non si perdano, sia da parte delle Amministrazioni pubbliche, sia da parte dei privati
".

05/08/2000

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