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Montezemolo, pole position in Confindustria
Per il numero uno della Casa di Maranello un gradimento quasi plebiscitario nella scelta del futuro presidente di Confindustria.
Luca Cordero di Montezemolo è stato designato ufficialmente alla presidenza di Confindustria per il prossimo quadriennio. Il sì alla sua candidatura - candidatura unica, a dimostrazione della volontà di compattezza dell’imprenditoria industriale - è venuto infatti dalla Giunta della Confederazione lo scorso 11 marzo, che ha approvato la proposta della cosiddetta “commissione dei saggi” composta da Ernesto Illy, Luigi Attanasio e da Antonio Bulgheroni, varesino, presidente della locale Unione Industriali dal 1991 al 1995. La Giunta di Confindustria tornerà a riunirsi il 29 aprile per approvare il programma e la squadra del nuovo presidente.
Poi, il voto finale con l’assemblea del 26 maggio.
E pochi giorni dopo Montezemolo è atteso alla tradizionale assemblea primaverile dell’Unione Industriali varesina, che già lo scorso anno lo ebbe ospite insieme a Nicola Tognana e ad Andrea Pininfarina.
Un anno fa l’occasione venne dal desiderio di mettere a confronto, anche per i politici e i rappresentanti delle istituzioni del territorio che partecipano numerosi all’assemblea periodica degli industriali, testimonianze di tre imprenditori provenienti da tre aree geografiche - l’Emilia, il Veneto, il Piemonte - che presentano caratteristiche socio-economiche e problemi comuni all’area lombarda e varesina, in particolare.
Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari e della Fieg, la federazione italiana degli editori di giornali, succederà ad Antonio D'Amato e, prima di lui, al varesino Giorgio Fossa, a Luigi Abete, Sergio Pininfarina, Luigi Lucchini, Vittorio Merloni, Guido Carli, Giovanni Agnelli e su su fino a Luigi Bonnefon, primo presidente di Confindustria dal 1910 al 1913.
03/25/2004
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