Malta piccola perla del Mediterraneo

Un arcipelago da sempre meta turistica molto ambita, soprattutto per gli italiani. Un'economia in crescita, nonostante le scarse risorse

L'arcipelago di Malta, che comprende sei isole - oltre a Malta stessa, Gozo e Comino ed altre minori - è il più piccolo dei paesi mediterranei. Colonia britannica dal 1800, ha conquistato l'indipendenza nel 1964 e, 10 anni dopo, è diventata una Repubblica. Le ultime elezioni hanno visto la vittoria del Partito Nazionalista, che ha ottenuto il 51,8% contro il 47,5% del Partito Laburista. I programmi del Governo, attualmente, sono incentrati su varie riforme economiche, legali e amministrative in vista dell'ingresso nell'U.E. Pur avendo un'economia estremamente dipendente dal commercio con l'estero (l'arcipelago produce solo il 20% del suo fabbisogno alimentare, ha scarse riserve d'acqua e non ha fonti energetiche proprie), Malta ha da sempre saputo sfruttare al meglio le sue risorse: la posizione geografica e le ricchezze naturalistiche oltre a un'efficiente forza lavoro. Secondo le previsioni della Commissione europea, nel 2004 il PIL dovrebbe crescere del 2,7%.
Agricoltura
Il settore dell'agricoltura e della pesca contribuisce al 3% circa del PIL nazionale. Il Governo si sta impegnando nell'assicurare maggiori sostegni e sussidi ad agricoltori, pastori e pescatori.
Nonostante la scarsità e aridità del suolo il Paese è autonomo nella produzione di verdure fresche, carne di maiale, pollame, uova e latte fresco. Le importazioni riguardano prevalentemente carne di manzo, formaggio, cereali e Quasi tutta la produzione della pesca viene destinata all'esportazione.
Industria
Dopo l'indipendenza, la struttura economica di Malta rimase fondata sulla base militare (utilizzata dalle truppe britanniche fino al 1979), che generava un quarto del reddito nazionale. Successivamente, si sono sviluppati i servizi portuali, la cantieristica, il settore manifatturiero rivolto all'esportazione. Oggi il settore industriale (elettronica, alimentare, tessile e del tabacco) contribuisce al reddito nazionale per il 26%. Le imprese operanti sono di piccole dimensioni, per lo più di origine straniera ed orientate all'export. Per quanto riguarda l'import-export, i principali prodotti scambiati tra l'Italia e Malta sono petroliferi, macchine, navi e imbarcazioni, ma anche tessuti e articoli di abbigliamento.
Terziario
Il 72% del PIL è garantito dal terziario con una forte tendenza a rafforzare il comparto dei servizi finanziari, in alternativa al settore turistico, che pur rivestendo una notevole importanza, ha subito una forte contrazione dopo l'11 settembre 2001.
Infrastrutture
Il sistema delle infrastrutture è buono, con particolare riferimento al sistema portuale e di navigazione.
Investimenti
Malta viene considerata un centro finanziario moderno, dinamico, capace di attrarre investimenti esteri e di favorire scambi. Il “World Investment Report” pubblicato recentemente dall'UNCTAD, ha analizzato 140 Paesi rapportando il livello degli investimenti esteri nei vari Paesi con il loro PIL. Malta si è classificata quinta tra 120 Paesi.
Relazioni internazionali
Malta è membro di ONU, OSCE, Commonwealth e Consiglio d'Europa.
Fiere
Le fiere a Malta si tengono nella città di Naxxar. Tra i principali saloni c'è quello dedicato al mobile ed all'arredamento che si tiene in febbraio.

Superficie: 316 Kmq Popolazione: 394.641 abitanti Lingua: Maltese, inglese Religione: Cattolica (98,6%) Capitale: Valletta Forma di Governo: Repubblica Unità Monetaria: Lira maltese Tasso di crescita: 3% Pil: 4.186,5 milioni di euro Pil pro capite: 10.610 euro Tasso di disoccupazione: 6,9% Inflazione: 2,2% Debito/Pil: 65,7% (2001) Deficit/Pil: -6,1%

Fonte Eurostat 2002

Per informazioni relative alle manifestazioni fieristiche:

• Provex, Consorzio Export Import - Via Vittorio Veneto 8, Gallarate - 0331 774377 - provex@provex.it